News ITANews-homepageLe procedure concorsuali e il sovraindebitamento alla luce della riforma della Legge 155/2017

di Rosa Pantone

La Legge 155/2017 ha delegato il Governo ad emanare entro dodici mesi uno o più decreti legislativi volti a riformare le procedure concorsuali ed il sovraindebitamento, il cui fine sarà quello di applicare tempestivamente misure funzionali ad una individuazione del grado di dissesto delle imprese.

L’emananda Legge ricomprenderà una serie ampia di soggetti in quanto – a differenza della odierna Legge Fallimentare – si applicherà a persone fisiche e giuridiche, enti collettivi, imprese agricole, artigianali, professionisti e consumatori e, in generale, a tutti gli imprenditori con un fatturato annuo inferiore a 200.000 euro, debiti per meno di 500.000 euro e un patrimonio inferiore a 300.000 euro.

Obiettivo principale della riforma è quello di assicurare una maggiore celerità nella individuazione di una soluzione concordataria prevedendo la completa liberazione dei debiti entro un tempo massimo di tre anni dall’apertura della procedura.

Compito del Legislatore sarà quello di definire il significato di “crisi d’impresa” e di “insolvenza” al fine di introdurre una gamma di strumenti di diagnosi utili a prevenire ed ad anticipare l’emersione della crisi.

Per quanto concerne il Tribunale competente a conoscere dello stato di crisi, il Legislatore attribuirà a sezioni specializzate le procedure delle imprese di maggiori dimensioni mentre a sezioni ordinarie i procedimenti da sovraindebitamento dei consumatori, dei professionisti e delle PMI e le rimanenti procedure saranno, invece, ripartite tra un numero ridotto di magistrati che dovranno specializzarsi in materia concorsuale.

La fondamentale novità è l’introduzione di istituti di allerta e prevenzione in quanto intervenire tempestivamente permette di salvaguardare una impresa in difficoltà e far sì che quest’ultima non degeneri in una irreversibile insolvenza.

A tale proposito, i creditori qualificati come l’Agenzia delle Entrate, gli agenti della riscossione delle imposte e gli enti previdenziali saranno deputati a segnalare all’imprenditore e agli organi di amministrazione e di controllo del perdurare di inadempimento di importi rilevanti. 

A seguito della segnalazione, l’organismo competente dovrà convocare immediatamente il debitore al fine di individuare prontamente, previa verifica della reale situazione economica, le misure idonee a favorire una soluzione tra imprenditore e creditori.

Il Legislatore, inoltre, introdurrà delle misure premiali per l’imprenditore che ricorre alle misure preventive – procedura di allerta o risoluzione concordata della crisi – senza, però, introdurre misure sanzionatorie per gli imprenditori che non adottino tali misure.

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