News ITAIl recente Codice di Diritto Animale

L’impegno profuso per la tutela degli animali non si arresta neppure durante il periodo estivo.

Di recente pubblicazione il “Codice di Diritto Animale”, una raccolta di norme, di regolamenti regionali e di giurisprudenza sul diritto animale che spazia dai profili civilistici alla tutela penale e amministrativa, sino a trattare la tematica sulla responsabilità dei privati e delle istituzioni tra principi internazionali e disposizioni interne.

Il volume è stato realizzato da Andrea Cristofori, responsabile LAV dei canili e da Alessandro Fazzi, consulente legale della Lega anti vivisezione, a cui si è aggiunto il prezioso contributo dell’ex PM di Torino, Dott. Raffaele Guariniello.

Il lavoro dei due attivisti della LAV (Lega Antivivisezione) – associazione che da anni si prodiga per la tutela del diritto degli animali e per contrastare le violenze e i soprusi sui medesimi – ha lo scopo di far conoscere la normativa che disciplina la materia in modo tale da aiutare gli animali (domestici e non) quando si trovano in difficoltà a causa di maltrattamenti, o perché contesi dai coniugi nelle separazioni, o ancora perché abbandonati da padroni “pentiti” che considerano l’animale come un oggetto di cui liberarsi quando diventa “scomodo”.

Tra i tanti temi trattati vi è quindi quello sulla sterilizzazione, sull’eutanasia degli animali pericolosi o troppo sofferenti, sull’impignorabilità, sull’abbandono, sul maltrattamento, sull’adozione, sul randagismo, sugli obblighi degli enti locali, sui canili e molto altro.

Questo “Codice di diritto animale”, così come sottolineato dal PM, nasce “dal disagio di fronte a deludenti lentezze e lacune delle tradizionali fonti di documentazione normativa e giurisprudenziale e si propone come una ricostruzione sistematica, integrale, aggiornata in grado di mettere sempre al centro l’animale come essere autonomo e senziente”.

Ci si auspica, quindi, che questo ulteriore passo in difesa dei diritti degli animali possa trovare la giusta applicazione nelle aule dei Tribunali, anche e soprattutto al fine di evitare che gli atti atroci commessi  in loro danno continuino a rimanere impuniti.
di  Avv. Elisa Cerbone.

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